I cantanti d’opera vanno e vengono: solo a pochi è concesso di diventare vere e proprie leggende. Maria Callas fu la più grandeleggenda in assoluto, anche se non Esclusivamente per via della sua voce meravigliosa. Se da un lato è innegabile che abbia cambiato la concezione che il pubblico aveva dell’opera, è vero, d’altro canto, che divenne famosa anche come celebrità del mondo glamour quando si innamorò di Aristotele Onassis ed accompagnò l’anziano marito sul suo yacht Christina godendosi la grande vita el jet set internazionale. La storia finì male. Maria Callas visse la sua vita come una delle tante tragiche eroine che aveva impersonato, le quali cantano, soffrono e muoiono. Morì all’età di appena 53 anni dopo una spettacolare ma breve carriera in cui interpretò sia ruoli molto importanti e impegnativi che ruoli più leggeri e “decorativi” – ignorando ogni regola relativa alla salute vocale, il che probabilmente è la ragione per cui la sua voce si esaurì. Ma durante quel breve arco di tempo fece miracoli, usando la forza di quelle eroine “pesanti” per infondere ai ruoli più leggeri una potenza e una profondità emotiva come nessuno aveva mai fatto prima di lei, conferendo a questi personaggi una credibilità sotto il profile drammatico. Le sue rappresentazioni erano incondizionate e auto rivelatrici: Maria Callas non nascondeva assolutamente nulla. Era addirittura più dura con se stessa che con gli altri – ed è questa la ragione per cui la sua voce non fu sempre quello strumento impeccabile che i cantanti in teoria dovrebbero coltivare. La sua personalità era troppo volatile e troppo disposta ad auto sacrificarsi nella sua costante tentazione di affrontare rischi. Nella mitologia dell’opera, tuttavia, è proprio questo che il pubblico cerca: da un lato vuole che la diva sia una specie di divinità, ma al contempo una schiava, che sacrifichi, insomma, la sua vita per l’arte. Il pubblico si entusiasma davanti alla dimensione di questo sacrificio. E da questo punto di vista la Callas, nei confronti del suo pubblico, ha fatto il suo dovere.
Tracklist 2CD and LP VINYL* |
1.L’amour est un oiseau rebelle (Habanera) (Bizet Carmen) Choeurs René Duclos / Orchestre du Théâtre National de l’Opéra de Paris, Georges Prêtre |
2. Casta Diva (Bellini Norma) Coro e Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Tullio Serafin |
3. O mio babbino caro (Puccini Gianni Schicchi) Philharmonia Orchestra / Tullio Serafin |
4. Ebben? ne andrò lontana (Catalani La Wally) Philharmonia Orchestra / Tullio Serafin |
5. Ah, fors’è lui (Verdi La traviata) Orchestra Sinfonica di Torino della RAI, Gabriele Santini |
6. Sempre libera (Verdi La traviata) Francesco Albanese tenor / Orchestra Sinfonica di Torino della RAI, Gabriele Santini |
7. Vissi d’arte (Puccini Tosca) Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Victor de Sabata |
8. Un bel dì vedremo (Puccini Madama Butterfly) Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Herbert von Karajan |
9. La mamma morta (Giordano Andrea Chénier) Philharmonia Orchestra, Tullio Serafin |
10. Donde lieta uscì (Puccini La bohème) Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Antonino Votto |
11. Ecco: respiro appena. Io son l’umile ancella (Cilea Adriana Lecouvreur) Philharmonia Orchestra, Tullio Serafin |
12.Il dolce suono (Donizetti Lucia di Lammermoor) Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Tullio Serafin |
13. D’amor sull’ali rosee (Verdi Il trovatore) Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Herbert von Karajan no |
14. Ave Maria (Verdi Otello) Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire, Nicola Rescig |
15. Una voce poco fa (Rossini Il barbiere di Siviglia) Philharmonia Orchestra, Alceo Galliera |
16. J’ai perdu mon Eurydice (Gluck Orphée et Eurydice) Orchestre National de la Radiodiffusion Française, Georges Prêtre |
17. Mon coeur s’ouvre à ta voix (Saint-Saëns Samson et Dalila) Orchestre National de la Radiodiffusion Française, Georges Prêtre |
18. Les tringles des sistres tintaient (Chanson bohème) (Bizet Carmen) Nadine Sauterau soprano · Jane Berbié mezzo-soprano Choeurs René Duclos, Orchestre du Théâtre National de l’Opéra de Paris, Georges Prêtre |
Maria Callas soprano |