Questo recital dedicato al repertorio austro-tedesco (pur cantato su testi italiani e inglesi) fu programmato a seguito dell’indignazione della Callas nello scoprire che il produttore della EMI, Walter Legge, aveva scelto la propria moglie, Elisabeth Schwarzkopf, per una registrazione del Requiem di Verdi. “Se sua moglie può cantare il mio repertorio, allora io posso affrontare il suo”, dichiarò la Callas. Alla fine mise insieme arie tratte dai “ruoli Schwarzkopf” (Donna Elvira e la Contessa d’Almaviva), una delle arie di Donna Anna e scene di Beethoven e Weber che aveva già conosciuto durante gli anni di studio ad Atene (a soli 21 anni cantò Leonora nel Fidelio in Grecia). “Il disco conserva la stessa voce, eccezionalmente integra, che si ascoltò nelle recite di Tosca al Covent Garden [1964]” scrisse Gramophone. “La personalità della Callas è qui al suo massimo. Una tigre più fiera che mai, per alcuni aspetti più eccitante che in passato. I suoi occhi lampeggianti sembrano penetrare l’ascoltatore, un brivido percorre la pelle…Ecco un disco eccitante per accendere ed eccitare gli ammiratori”.
Beethoven 1. Scena & Aria: Ah! Perfido Op.65 (Metastasio) |
Mozart |
Don Giovanni 2. Or sai chi l’onore (Act I) |
Le nozze di Figaro 3. Porgi, amor (Act II) |
Weber: Oberon 4. Ocean! Thou mighty monster (Act II) |
Mozart: Don Giovanni 5. Crudele? ...Non mi dir (Act II) 6. In quali eccessi, o Numi! ...Mi tradì quell’alma ingrata (Act II) |
Maria Callas soprano |