Alceste fu la prima della due opera di Gluck che la Callas cantò, nel 1954, alla Scala, seguita tre anni dopo dalla versione italiana di Iphigénie en Tauride. In quella stagione 1953–54, intanto, la Callas era diventata “la regina della Scala”, affermandosi come Medea, Elisabetta (Don Carlo) e Giulia (La vestale) nel teatro milanese. Il direttore di Alceste era Carlo Maria Giulini che, nel descrivere la Callas nel ruolo dell’antica regina greca pronta a immolarsi per salvare la vita al marito, disse: “Per me era il melodramma – una totale armonia fra parole, musica e azione ... In tutta la mia esperienza teatrale non ho mai conosciuto un’artista come la Callas. Non è una leggenda fabbricata: aveva qualcosa di diverso”.
Alceste: Maria Callas |
Admeto: Renato Gavarini |
Il Sommo Sacerdote (d’Apollo): Paolo Silveri |
Tanato (il dio della morte): Silvio Maionica |
L’Araldo: Enrico Campi |
La voce dell’Oracolo: Nicola Zaccaria |